CAMPAGNA VACCINAZIONE 2023-24


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IL VACCINO:

TUTELA DELLA SALUTE INDIVIDUALE E COLLETTIVA

CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE PER LA STAGIONE 2023-24



La vaccinazione è uno strumento fondamentale nella profilassi delle malattie infettive dell’uomo. La campagna vaccinale antinfluenzale per la stagione 2023-24 inizia il 2 Ottobre prossimo. Sono interessati tutti i soggetti appartenenti alle categorie bersaglio di seguito elencate. E’ possibile effettuare la vaccinazione in qualsiasi momento della stagione influenzale. La decisione di vaccinare deve tener conto del livello di incidenza della sindrome simil-influenzale nella comunità, ricordando che la risposta immunitaria alla vaccinazione impiega circa due settimane per svilupparsi pienamente. Nella stagione influenzale 2023-24, è ancora da ritenersi probabile una significativa co-circolazione di virus influenzali e altri virus respiratori, tra i quali il SARS-CoV-2, pertanto, si rende necessario ribadire l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, in particolare nei soggetti ad alto rischio di tutte le età, per semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra influenza e altre sindromi respiratorie. Vaccinando contro l’influenza, inoltre, si riducono le complicanze da influenza nei soggetti a rischio e gli accessi al pronto soccorso.


INDICAZIONI D’USO DEI VACCINI ANTINFLUENZALI


PERSONE DAI 65 ANNI IN POI:

  • TETRA, vaccino quadrivalente adiuvato con MF59


PER LE PERSONE DA 80 ANNI IN POI AD ALTO RISCHIO, ISTITUZIONALIZZATE O VACCINATE A DOMICILIO:

  • vaccino quadrivalente ad alto dosaggio


PERSONE TARGET 7-64 ANNI

PERSONE CON CONDIZIONI PATOLOGICHE O COMPROMISSIONE DEL SISTEMA IMMUNITARIO:

FLUCELVAX TETRA, vaccino quadrivalente prodotto su colture cellulari


PERSONE IN BUONA SALUTE, es. lavoratori dei servizi essenziali, familiari, contatti di soggetti ad alto rischio, donatori di sangue e da dicembre, nella seconda parte della campagna, le persone non a rischio per età, patologia e esposizione professionale:

VAXIGRIP TETRA, vaccino quadrivalente prodotto in uova.


BAMBINI TRA 2 E 7 ANNI:

FLUENZ TETRA, vaccino quadrivalente vivo attenuato somministrato con spray intranasale.


BAMBINI TRA 6 MESI E 2 ANNI:

VAXIGRIP TETRA


Ciascun prodotto può essere comunque utilizzato sulla base delle indicazioni contenute all'interno della propria scheda tecnica (RCP) (vedi Allegato 1 “Note tecniche sull’uso del vaccino antinfluenzale” del P.O.)

Numero di dosi: Una sola dose di vaccino è sufficiente per i soggetti di tutte le età. Una seconda dose di vaccino è raccomandata solo per i bambini al di sotto dei 9 anni di età (ovvero i nati dal 01/01/2015 in poi) mai precedentemente vaccinati contro l’influenza, a distanza di almeno 4 settimane dalla prima.


POPOLAZIONE TARGET E LIVELLIDI PRIORITÀ


GRUPPI A RISCHIO CON LA MASSIMA PRIORITA’:

OPERATORI SANITARI, compresi gli operatori sanitari ospedalieri e quelli delle strutture di assistenza a lungo termine (ad es., case di cura, strutture residenziali socio-sanitarie e socio-assistenziali, ecc.);

ADULTI DAI 60 ANNI, con precedenza per le persone ricoverate in strutture assistenziali a lungo termine, o assistite a domicilio, o che presentino una o più patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza (di cui all’elenco riportato alla successiva lettera b) n. 5);

DONNE che all’inizio della stagione epidemicasi trovano in GRAVIDANZA E NEL PERIODO “POSTPARTUM”


Le attività di vaccinazione nelle strutture residenziali socio-assistenziali e socio-sanitarie per anziani e disabili, proprio in quanto assolutamente prioritarie, debbono essere realizzate all’inizio della campagna e concluse entro metà novembre.


GRUPPI A RISCHIO CON ELEVATA PRIORITA’:

BAMBINI TRA 6 MESI E 7 ANNI con precedenza per coloro che presentino una o più patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza (di cui all’elenco successivo;

PERSONE TRA 7 E 60 ANNI affetti da:

üMalattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva - BPCO)

üMalattie dell’apparato cardio-circolatorio, compresele cardiopatie congenite ed acquisite

üDiabete mellito e altre malattiemetaboliche (inclusi gli obesi con BMI > 30)

üEpatopatie croniche

üInsufficienzarenale/surrenale cronica

üMalattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie

üTumori e in corso di trattamento chemioterapico

üMalattiecongenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV

üMalattie infiammatorie cronichee sindromi da malassorbimento intestinali

üPatologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici

üPatologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)

ü Altre patologie che aumentano il rischio di gravi complicanze da influenza


PERSONE TRA 7 E 18 ANNI in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.


ALTRE CATEGORIE PRIORITARIE

•Familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato);

•Persone di qualunque età ricoverate presso strutture per lungodegenti;

•Donatori di sangue;

•Personale delle Forze dell’Ordine (Polizia di Stato, Polizia Locale, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia penitenziaria), Vigili del Fuoco e personale della protezione civile;

•Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte d’infezione da virus influenzali non umani (allevatori, addetti all’attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero-professionisti)


ALTRI SOGGETTI ADDETTI A SERVIZI PUBBLICI DI PRIMARIO INTERESSE COLLETTIVO E CATEGORIE DI LAVORATORI

•La vaccinazione va offerta in relazione alla disponibilità del prodotto, dopo aver effettuato l’intervento sulle categorie prioritarie


NB: Soggetti non appartenenti a categoria di rischio per età, patologia o esposizione professionale:

Si raccomanda che le vaccinazioni antinfluenzali eventualmente somministrate nell’ambito della CVA a persone 7-59 anni non appartenenti alle categorie target sopra menzionate, vengano effettuate solo apartire dal mese di dicembre2023 per assicurare il raggiungimento degli obiettivi di copertura stabiliti per le categorie target prioritarie.


Le vaccinazioni devono essere registrate entro le ore 24 del lunedì della settimana successiva a quella di esecuzione.


OBIETTIVI DI COPERTURA


•Persone ultrassessantacinquenni: 75%

•Persone tra 7 e 60 anni indicate nei gruppi a rischio con elevata priorità: 75%

•Operatori sanitari: 40%

•Persone tra 60 e 65 anni: 40%

•Bambine tra 6 mesi e 7 anni: 30%


PROGRAMMA DI VACCINAZIONE CON VACCINO ANTIPNEUMOCOCCICO 2023-24

La vaccinazione anti-pneumococcica nei confronti degli anziani deve essere particolarmente rafforzata, ricordando che:

a) lo pneumococco è il principale responsabile delle polmoniti nell’anziano tra le infezioni di origine batterica;

b) la popolazione anziana risulta essere quella maggiormente colpita da forme respiratorie polmonari caratterizzate da sintomatologia severa e dalla necessità di ricorso frequente alla terapia intensiva e sub-intensiva;

c) è da ritenersi ancora estremamente probabile una significativa circolazione dell’agente patogeno COVID-19 nelle prossime stagioni autunnale ed invernale.

Una più diffusa immunizzazione contro lo pneumococco tra gli anziani consente di:

    • il carico complessivo di infezioni respiratorie nella popolazione;
    • una copertura rilevante sulla fascia di popolazione considerata a più alto rischio di contrarre una malattia grave;
    • la diagnosi differenziale nel caso di insorgenza di patologia respiratoria nelle persone vaccinate contro lo pneumococco.

La piena implementazione di tale strategia costituisce elemento prioritario di valutazione della performance individuale e della performance aziendale.

La Regione Lazio individua nel 75% l’obiettivo minimo di copertura da raggiungere sia sui soggetti ultrasessantacinquenni che su quelli di età inferiore a rischio per patologia.